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Aggiornamenti normativi
Whistleblowing, sanzione di 5.000 euro a Dirigente scolastica per ritorsioni verso...
Whistleblowing, sanzione di 5.000 euro per la Dirigente scolastica per ritorsioni ai danni di un dipendente Con la delibera n. 587 del 16 dicembre 2024, il Consiglio Anac ha irrogato la sanzione di 5.000 euro nei confronti della Dirigente scolastica di un Istituto superiore di una città capoluogo del Nord Italia per avere, quest’ultima, adottato una ritorsione ai danni di un dipendente dello stesso Istituto.Più nel dettaglio, la vicenda riguarda un direttore dei servizi generali e amministrativi che, a seguito di una segnalazione effettuata al Referente del Responsabile anticorruzione, ha lamentato di aver subito talune misure pregiudizievoli poste in essere dalla Dirigente scolastica al solo scopo di punirlo per averne contestato l’operato, e ha richiesto all’Autorità nazionale anticorruzione di accertare la natura ritorsiva di tali iniziative. [[CASESTUDY]] L’istruttori...
Whistleblowing, sanzione di 5.000 euro per la Dirigente scolastica per ritorsioni ai danni di un dipendente Con la delibera n. 587 del 16 dicembre 2024, il Consiglio Anac ha irrogato la sanzione di 5.000 euro nei confronti della Dirigente scolastica di un Istituto superiore di una città capoluogo del Nord Italia per avere, quest’ultima, adottato una ritorsione ai danni di un dipendente dello stesso Istituto.Più nel dettaglio, la vicenda riguarda un direttore dei servizi generali e amministrativi che, a seguito di una segnalazione effettuata al Referente del Responsabile anticorruzione, ha lamentato di aver subito talune misure pregiudizievoli poste in essere dalla Dirigente scolastica al solo scopo di punirlo per averne contestato l’operato, e ha richiesto all’Autorità nazionale anticorruzione di accertare la natura ritorsiva di tali iniziative. [[CASESTUDY]] L’istruttori...
Nelle more della completa attuazione di FVOE assume valore l’autocertificazione...
Sulla comprova dei requisiti, accertato che FVOE ancora non è a regime, il Tar Campania ribadisce il valore dell’autocertificazione dell’offerente, evidenziando come anche il legislatore con il correttivo al Codice abbia introdotto il comma 3-bis all’art. 99 del d.lgs. n. 36/2023, per l’ipotesi di suo malfunzionamento. [[CASESTUDY]] Questo quanto stabilito da Tar Campania, Napoli, Sez. I, 24/01/2025, n. 624: 3.1.2. Ritenuta per quanto detto l’inapplicabilità della clausola del disciplinare, il Collegio reputa di poter far cenno al tema della comprova dei requisiti. La verifica è innestata nella fase intermedia tra la proposta della Commissione di gara e l’aggiudicazione, ai sensi dell’art. 17, co. 5, del d.lgs. n. 36/2023 (“L’organo preposto alla valutazione delle offerte predispone la proposta di aggiudicazione alla migliore offerta non anomala. L’organo competen...
Sulla comprova dei requisiti, accertato che FVOE ancora non è a regime, il Tar Campania ribadisce il valore dell’autocertificazione dell’offerente, evidenziando come anche il legislatore con il correttivo al Codice abbia introdotto il comma 3-bis all’art. 99 del d.lgs. n. 36/2023, per l’ipotesi di suo malfunzionamento. [[CASESTUDY]] Questo quanto stabilito da Tar Campania, Napoli, Sez. I, 24/01/2025, n. 624: 3.1.2. Ritenuta per quanto detto l’inapplicabilità della clausola del disciplinare, il Collegio reputa di poter far cenno al tema della comprova dei requisiti. La verifica è innestata nella fase intermedia tra la proposta della Commissione di gara e l’aggiudicazione, ai sensi dell’art. 17, co. 5, del d.lgs. n. 36/2023 (“L’organo preposto alla valutazione delle offerte predispone la proposta di aggiudicazione alla migliore offerta non anomala. L’organo competen...
“Correttivo” e compenso delle commissioni di collaudo
L’ articolo 92 del “correttivo” interviene sui compensi dei collaudatori, in particolare in caso di nomina di commissione di collaudo (articolo 29 dell’Allegato II. 14). La modifica, recita la Relazione illustrativa, “si rende necessaria in quanto, sulla base del quadro normativo attuale, le stazioni appaltanti forniscono interpretazioni non univoche nella determinazione del corrispettivo. La indeterminatezza deriva dallo stratificarsi di normative diversificate nel tempo nella materia in esame”. [[CASESTUDY]] In particolare, secondo quanto previsto dalla Relazione illustrativa, “si è ritenuto necessario chiarire in maniera puntuale come determinare i compensi della commissione di collaudo tramite una formulazione di mediazione ed equilibro, tenendo conto delle responsabilità che gravano su ogni membro della commissione medesima. Infatti, attualmente alcune stazioni app...
L’ articolo 92 del “correttivo” interviene sui compensi dei collaudatori, in particolare in caso di nomina di commissione di collaudo (articolo 29 dell’Allegato II. 14). La modifica, recita la Relazione illustrativa, “si rende necessaria in quanto, sulla base del quadro normativo attuale, le stazioni appaltanti forniscono interpretazioni non univoche nella determinazione del corrispettivo. La indeterminatezza deriva dallo stratificarsi di normative diversificate nel tempo nella materia in esame”. [[CASESTUDY]] In particolare, secondo quanto previsto dalla Relazione illustrativa, “si è ritenuto necessario chiarire in maniera puntuale come determinare i compensi della commissione di collaudo tramite una formulazione di mediazione ed equilibro, tenendo conto delle responsabilità che gravano su ogni membro della commissione medesima. Infatti, attualmente alcune stazioni app...
Nella valutazione dell’anomalia dell’offerta occorre accertare che questa si...
La formulazione di un’offerta economica e la conseguente verifica di anomalia si fondano su stime previsionali e dunque su apprezzamenti e valutazioni implicanti un ineliminabile margine di opinabilità ed elasticità, essendo quindi impossibile pretendere una rigorosa quantificazione preventiva delle grandezze delle voci di costo rivenienti dall’esecuzione futura di un contratto e per contro sufficiente che questa si mostri ex ante ragionevole ed attendibile. [[CASESTUDY]] Il Consiglio di Stato, nel respingere l’appello, conferma come in sede di verifica dell’anomalia occorra procedere alla valutazione dell’attendibilità e dell’affidabilità dell’offerta nel suo complesso. Questo quanto stabilito da Consiglio di Stato, Sez. V, 23/01/2025, n. 500: 15. Da ultimo si scrutina, come anticipato, il primo motivo di appello, con il quale l’appellante ha dedotto l’erroneità ...
La formulazione di un’offerta economica e la conseguente verifica di anomalia si fondano su stime previsionali e dunque su apprezzamenti e valutazioni implicanti un ineliminabile margine di opinabilità ed elasticità, essendo quindi impossibile pretendere una rigorosa quantificazione preventiva delle grandezze delle voci di costo rivenienti dall’esecuzione futura di un contratto e per contro sufficiente che questa si mostri ex ante ragionevole ed attendibile. [[CASESTUDY]] Il Consiglio di Stato, nel respingere l’appello, conferma come in sede di verifica dell’anomalia occorra procedere alla valutazione dell’attendibilità e dell’affidabilità dell’offerta nel suo complesso. Questo quanto stabilito da Consiglio di Stato, Sez. V, 23/01/2025, n. 500: 15. Da ultimo si scrutina, come anticipato, il primo motivo di appello, con il quale l’appellante ha dedotto l’erroneità ...
MIT: Verifica costi della manodopera
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 6 dicembre 2024, n. 2993 ha risposto al seguente quesito: L'art. 11 del D.lgs. 36/2023 introduce il c.d. principio di applicazione dei contratti collettivi nazionali di settore, i quali devono essere indicati dalla S.A. nel bando di gara o negli inviti, seppur con facoltà da parte dell'operatore economico di indicare, nella propria offerta, un differente CCNL che garantisca l'equivalenza delle tutele ai lavoratori dipendenti. La S.A. ha l'obbligo di procedere, prima dell'aggiudicazione, alla verifica della congruità del costo della manodopera rispetto ai minimi salariali retributivi. Si chiede: 1.se tale verifica debba essere fatta sempre e comunque anche nel caso in cui l'operatore economico, in un appalto di lavori, applichi lo stesso CCNL individuato dalla S.A. con la medesima quantificazione e in caso a...
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 6 dicembre 2024, n. 2993 ha risposto al seguente quesito: L'art. 11 del D.lgs. 36/2023 introduce il c.d. principio di applicazione dei contratti collettivi nazionali di settore, i quali devono essere indicati dalla S.A. nel bando di gara o negli inviti, seppur con facoltà da parte dell'operatore economico di indicare, nella propria offerta, un differente CCNL che garantisca l'equivalenza delle tutele ai lavoratori dipendenti. La S.A. ha l'obbligo di procedere, prima dell'aggiudicazione, alla verifica della congruità del costo della manodopera rispetto ai minimi salariali retributivi. Si chiede: 1.se tale verifica debba essere fatta sempre e comunque anche nel caso in cui l'operatore economico, in un appalto di lavori, applichi lo stesso CCNL individuato dalla S.A. con la medesima quantificazione e in caso a...
Dl Pnrr, Anac: le deroghe per i commissari siano facoltative
Dl Pnrr, Anac: le deroghe per i commissari siano facoltative. Busìa: “Va consentito di avvalersi anche della normativa ordinaria” Il decreto sulle misure organizzative urgenti per fronteggiare le situazioni di particolare emergenza e sull'attuazione del Pnrr “prevede tre interventi commissariali, su degrado sociale e disagio giovanile, sugli impianti di desalinizzazione in Sicilia e sulla funivia di Savona. In tutti e tre i casi si prevede che il commissario operi in deroga alle disposizioni ordinarie, per ciascuno con regole parzialmente differenti e non sempre definite nei loro contenuti: per questo sarebbe innanzi tutto opportuno prevedere che tali deroghe non siano indicate come obbligo ma come facoltà, lasciando al Commissario la possibilità di fare ricorso alle procedure ordinarie”. [[CASESTUDY]] Lo ha detto il presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione, G...
Dl Pnrr, Anac: le deroghe per i commissari siano facoltative. Busìa: “Va consentito di avvalersi anche della normativa ordinaria” Il decreto sulle misure organizzative urgenti per fronteggiare le situazioni di particolare emergenza e sull'attuazione del Pnrr “prevede tre interventi commissariali, su degrado sociale e disagio giovanile, sugli impianti di desalinizzazione in Sicilia e sulla funivia di Savona. In tutti e tre i casi si prevede che il commissario operi in deroga alle disposizioni ordinarie, per ciascuno con regole parzialmente differenti e non sempre definite nei loro contenuti: per questo sarebbe innanzi tutto opportuno prevedere che tali deroghe non siano indicate come obbligo ma come facoltà, lasciando al Commissario la possibilità di fare ricorso alle procedure ordinarie”. [[CASESTUDY]] Lo ha detto il presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione, G...
Riparto della giurisdizione in tema di revisione prezzi
Il Consiglio di Stato, con la sentenza odierna, esplicita in maniera puntuale la questione (e la relativa giurisprudenza) del riparto della giurisdizione in materia di revisione prezzi. Visti anche i cambiamenti apportati dal “correttivo” (modifiche all’art. 60 del Codice ed inserimento dell’allegato II.2-bis) alla disciplina della revisione dei prezzi, la sentenza appare di grande attualità. [[CASESTUDY]] Questo quanto stabilito da Consiglio di Stato, Sez. V, 22/01/2025, n. 489: 4.3.2.1. La giurisprudenza di questo Consiglio di Stato – pur nella varietà dei casi portati all’attenzione del giudice amministrativo – è univoca nell’attribuire alla propria giurisdizione le fattispecie di revisione prezzi, purché disciplinate dal ridetto art. 115 del d.lgs. n. 163 del 2006 (al quale peraltro l’orientamento giurisprudenziale consolidato attribuisce la portata di delinear...
Il Consiglio di Stato, con la sentenza odierna, esplicita in maniera puntuale la questione (e la relativa giurisprudenza) del riparto della giurisdizione in materia di revisione prezzi. Visti anche i cambiamenti apportati dal “correttivo” (modifiche all’art. 60 del Codice ed inserimento dell’allegato II.2-bis) alla disciplina della revisione dei prezzi, la sentenza appare di grande attualità. [[CASESTUDY]] Questo quanto stabilito da Consiglio di Stato, Sez. V, 22/01/2025, n. 489: 4.3.2.1. La giurisprudenza di questo Consiglio di Stato – pur nella varietà dei casi portati all’attenzione del giudice amministrativo – è univoca nell’attribuire alla propria giurisdizione le fattispecie di revisione prezzi, purché disciplinate dal ridetto art. 115 del d.lgs. n. 163 del 2006 (al quale peraltro l’orientamento giurisprudenziale consolidato attribuisce la portata di delinear...
Il primo caso di esclusione per violazione del divieto dell’art. 119 c. 1 (e sulla...
L’offerente, per mezzo di una pluralità di negozi, ha commissionato a terzi l’esecuzione di singole parti delle plurime prestazioni ad essa affidate, in modo tale che, nell’insieme, risulta provato che nessuna delle prestazioni oggetto dell’appalto sarebbe stata direttamente eseguita dalla società prima aggiudicataria. Per tale ragione avrebbe dovuto essere esclusa dalla gara. [[CASESTUDY]] T.A.R. Toscana, II, 21 gennaio 2025, n. 95, al fine di corroborare la bontà della decisione ha escluso che tali esternalizzazioni fossero avvenute mediante contratto di sub-fornitura, come affermato dall’aggiudicataria, per le seguenti ragioni. I caratteri distintivi del subappalto sono individuati dall’art. 119, comma 2, primo periodo, D. Lgs. 36/2023, che lo definisce come «il contratto con il quale l’appaltatore affida a terzi l’esecuzione di parte delle prestazioni o lavorazi...
L’offerente, per mezzo di una pluralità di negozi, ha commissionato a terzi l’esecuzione di singole parti delle plurime prestazioni ad essa affidate, in modo tale che, nell’insieme, risulta provato che nessuna delle prestazioni oggetto dell’appalto sarebbe stata direttamente eseguita dalla società prima aggiudicataria. Per tale ragione avrebbe dovuto essere esclusa dalla gara. [[CASESTUDY]] T.A.R. Toscana, II, 21 gennaio 2025, n. 95, al fine di corroborare la bontà della decisione ha escluso che tali esternalizzazioni fossero avvenute mediante contratto di sub-fornitura, come affermato dall’aggiudicataria, per le seguenti ragioni. I caratteri distintivi del subappalto sono individuati dall’art. 119, comma 2, primo periodo, D. Lgs. 36/2023, che lo definisce come «il contratto con il quale l’appaltatore affida a terzi l’esecuzione di parte delle prestazioni o lavorazi...
L’articolo 108 c.9 ha natura imperativa
L’articolo 108 comma 9 del Codice riveste natura imperativa per cui si impone, mediante il principio dell’eterointegrazione prefigurato dall’articolo 1339 c.c., nei confronti degli atti di gara che risultino lacunosi ovvero che contengano previsioni contrarie.Lo ribadisce Tar Sicilia, Catania, Sez. V, 21/01/2025, n. 236: [[CASESTUDY]] 8.1. Il motivo è fondato.8.2. L’art. 108, comma 9, del codice dei contratti pubblici (secondo cui “Nell’offerta economica l’operatore indica, a pena di esclusione, i costi della manodopera e gli oneri aziendali per l’adempimento delle disposizioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro eccetto che nelle forniture senza posa in opera e nei servizi di natura intellettuale”) fissa un obbligo dichiarativo, a pena di esclusione, che riguarda il singolo operatore ed ha ad oggetto i propri costi della manodopera e della sicurezza...
L’articolo 108 comma 9 del Codice riveste natura imperativa per cui si impone, mediante il principio dell’eterointegrazione prefigurato dall’articolo 1339 c.c., nei confronti degli atti di gara che risultino lacunosi ovvero che contengano previsioni contrarie.Lo ribadisce Tar Sicilia, Catania, Sez. V, 21/01/2025, n. 236: [[CASESTUDY]] 8.1. Il motivo è fondato.8.2. L’art. 108, comma 9, del codice dei contratti pubblici (secondo cui “Nell’offerta economica l’operatore indica, a pena di esclusione, i costi della manodopera e gli oneri aziendali per l’adempimento delle disposizioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro eccetto che nelle forniture senza posa in opera e nei servizi di natura intellettuale”) fissa un obbligo dichiarativo, a pena di esclusione, che riguarda il singolo operatore ed ha ad oggetto i propri costi della manodopera e della sicurezza...
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La presenza di un’indagine preliminare di mercato senza limite al numero di operatori e l’invito alla procedura di affidamento del servizio di tutti quelli che hanno manifestato interesse non configurano in alcun modo un affidamento diretto, motivo per cui la SA non può invocare il principio di rotazione e il divieto di duplice consecutivo affidamento. [[CASESTUDY]] Rotazione appalti e divieto di riaffidamento: il TAR sulle procedure negoziate A spiegarlo è la sentenza del TAR Lombardia del 7 gennaio 2025, n. 28, accogliendo il ricorso proposto dall'affidatario uscente di un servizio e che la SA aveva escluso dalla nuova procedura di affidamento ritenendo di applicare la normativa del Codice dei Contratti Pubblici (d.Lgs. n. 36/2023) sulla rotazione degli appalti. Il tribunale amministrativo ha dato ragione al ricorrente, richiamando il comma 5 dell&rsqu...
La presenza di un’indagine preliminare di mercato senza limite al numero di operatori e l’invito alla procedura di affidamento del servizio di tutti quelli che hanno manifestato interesse non configurano in alcun modo un affidamento diretto, motivo per cui la SA non può invocare il principio di rotazione e il divieto di duplice consecutivo affidamento. [[CASESTUDY]] Rotazione appalti e divieto di riaffidamento: il TAR sulle procedure negoziate A spiegarlo è la sentenza del TAR Lombardia del 7 gennaio 2025, n. 28, accogliendo il ricorso proposto dall'affidatario uscente di un servizio e che la SA aveva escluso dalla nuova procedura di affidamento ritenendo di applicare la normativa del Codice dei Contratti Pubblici (d.Lgs. n. 36/2023) sulla rotazione degli appalti. Il tribunale amministrativo ha dato ragione al ricorrente, richiamando il comma 5 dell&rsqu...
Fornitura PC: la porta USB C, in quanto migliorativa, è equivalente della porta...
ll capitolato speciale d’appalto richiedeva fra le “caratteristiche minime”, che i pc oggetto di fornitura fossero dotati di tre porte USB di cui due type A (almeno 3.2) ed una type C. I notebook offerti dal ricorrente escluso sono invece dotati di una porta USB type A 3.2 e di due porte USB type C 4/Thunderbolt 4. [[CASESTUDY]] Offerta valida? Risposta negativa arriva da T.A.R. Piemonte II, 20 gennaio 2025, n. 139. Non ha convinto il Collegio la tesi difensiva delle ricorrenti secondo cui, nel richiedere due porte di tipo A “almeno” 3.2, il capitolato avrebbe ammesso standard superiori al 3.2, con ciò consentendo la loro sostituzione con le porte di tipo C che sarebbero le sole che integrerebbero tali standard superiori (4/Thunderbolt 4), non presenti invece sulle porte tradizionali di tipo A (il cui standard massimo sarebbe, appunto, il 3....
ll capitolato speciale d’appalto richiedeva fra le “caratteristiche minime”, che i pc oggetto di fornitura fossero dotati di tre porte USB di cui due type A (almeno 3.2) ed una type C. I notebook offerti dal ricorrente escluso sono invece dotati di una porta USB type A 3.2 e di due porte USB type C 4/Thunderbolt 4. [[CASESTUDY]] Offerta valida? Risposta negativa arriva da T.A.R. Piemonte II, 20 gennaio 2025, n. 139. Non ha convinto il Collegio la tesi difensiva delle ricorrenti secondo cui, nel richiedere due porte di tipo A “almeno” 3.2, il capitolato avrebbe ammesso standard superiori al 3.2, con ciò consentendo la loro sostituzione con le porte di tipo C che sarebbero le sole che integrerebbero tali standard superiori (4/Thunderbolt 4), non presenti invece sulle porte tradizionali di tipo A (il cui standard massimo sarebbe, appunto, il 3....
Consorzi e lavori su beni culturali
Nel settore dei beni culturali rileva il possesso dei requisiti e la qualificazione tecnica, professionale nonché economica della impresa esecutrice e non dell’entità giuridica che formalmente assume le vesti di operatore concorrente o di soggettività rilevante ai fini della partecipazione in gara. [[CASESTUDY]] Questo stabilisce Tar Toscana, Sez. II, 20/01/2025, n. 85:Il Titolo III del D.Lgs. n. 36/2023-Codice dei contratti pubblici prevede un regime speciale per i contratti concernenti i beni culturali tutelati ai sensi del codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42.In tema di qualificazione degli operatori economici sono previste alcune peculiarità.Viene innanzitutto fissato il generale divieto di avvalimento di cui all’art. 104 del Codice dall’art. 132, comma 2.Il successivo art. 133 (recante Requisiti di qualificazione) ...
Nel settore dei beni culturali rileva il possesso dei requisiti e la qualificazione tecnica, professionale nonché economica della impresa esecutrice e non dell’entità giuridica che formalmente assume le vesti di operatore concorrente o di soggettività rilevante ai fini della partecipazione in gara. [[CASESTUDY]] Questo stabilisce Tar Toscana, Sez. II, 20/01/2025, n. 85:Il Titolo III del D.Lgs. n. 36/2023-Codice dei contratti pubblici prevede un regime speciale per i contratti concernenti i beni culturali tutelati ai sensi del codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42.In tema di qualificazione degli operatori economici sono previste alcune peculiarità.Viene innanzitutto fissato il generale divieto di avvalimento di cui all’art. 104 del Codice dall’art. 132, comma 2.Il successivo art. 133 (recante Requisiti di qualificazione) ...